Vizio occulto e Vizio palese

Come si possono definire i vizi occulti e i vizi palesi? Cerchiamo di capire meglio anche con degli esempi

In generale i vizi occulti si possono definire nel seguente modo:

“Si intendono per vizi occulti, quei vizi che si manifestano in un momento successivo alla consegna o che non possono ritenersi facilmente riconoscibili, perché richiedono un esame accurato del bene con l’impiego di nozioni e mezzi tecnici particolari”.

Per chiarire meglio tuttavia i problemi connessi alla problematica, “rischio occulto” e “rischio palese”, è utile riferirsi a quanto emerso in un convegno organizzato da INAIL-Dipartimento Tecnologie di Sicurezza il 5 maggio 2011 a Bologna.

Nella relazione, a cura dell’ing. Avio Ferraresi, si ricorda che al fine di un’equilibrata applicazione della normativa, gli Organi di Vigilanza (comma 4 art. 70 D Lgs 81/08) devono valutare se le carenze riscontrate in una attrezzatura di lavoro “siano palesi o se le stesse si siano manifestate in sede di utilizzo o se invece si possano ritenere occulte”.

Leggi anche: Come contestare un macchinario: usare i vizi o la sicurezza

Definizioni di vizio palese e vizio occulto

Queste le definizioni date dal relatore:

  • vizio palese: “la carenza che l’operatore, in possesso di una idonea conoscenza delle Leggi e delle Norme, è in grado di rilevare nel corso della Valutazione dei Rischi. Oppure la carenza già manifestata in sede di utilizzo”;
  • vizio occulto: “la carenza legata ad aspetti progettuali non rilevabili da un semplice esame visivo o dall’uso quotidiano della macchina, della quale è responsabile il fabbricante che aveva, o doveva avere, le conoscenze tecniche necessarie”.

L’uso scorretto ragionevolmente prevedibile

Uso scorretto facilmente prevedibile | Certificazionece

Da quanto emerso dall’indagine l’infortunio è accaduto in una situazione particolare, che la normativa classifica come “uso scorretto ragionevolmente prevedibile”.

La norma EN ISO 12100-1 fornisce i seguenti esempi dei tipi di uso scorretto o di comportamento umano facilmente prevedibile da prendere eventualmente in considerazione:

  • perdita di controllo della macchina da parte dell’operatore;
  • reazione istintiva di una persona in caso di malfunzionamento, incidente o guasto durante l’uso della macchina;
  • comportamento derivante da mancanza di concentrazione o noncuranza;
  • scelta comportamento derivante dall’adozione della “linea di minor resistenza” nell’esecuzione di un compito;
  • comportamento risultante da pressioni per tenere la macchina in esercizio in tutte le circostanze;
  • di comportamento di alcune persone (bambini, persone disabili).

Si tratta di misure di prevenzione e protezione che possono essere adottate solo in sede di progettazione e la cui rilevanza può emergere solo occasionalmente, e che non è rilevabile durante il normale funzionamento e collaudo.

Vizio Occulto “o” vizio Palese?

Quando una macchina industriale genera un infortunio sul lavoro, occorre capire se l’incidente è stato causato da un fattore di rischio palesemente visibile o da un rischio catalogabile come occulto o nascosto.

Un esempio tipico di vizio palese è l’installazione di un macchinario, come un avvolgitore, senza protezioni all’ingresso, dove quindi qualsiasi persona, infilando la mano, può rimanervi incastrata.

In caso di vizi palesi come quello sopracitato, la responsabilità è sia del costruttore, che non avrebbe dovuto vendere il macchinario, e sia dell’utilizzatore che ha comprato il macchinario.

L’utilizzatore avrebbe dovuto impedire l’accesso ad una zona pericolosa agli operai. Il fabbricante avrebbe invece dovuto, quantomeno, interbloccare l’accesso.

Il caso opposto è quello del vizio occulto, cioè un vizio non immediatamente palese. Molto spesso il rischio elettrico viene classificato come rischio occulto. Se guardi un macchinario è difficile individuare eventuali vizi relativi alla norma 60204. Si dà per scontato che tale norma venga rispettata e che nessuno ci rimanga attaccato.

Un altro caso frequente di vizio occulto è rappresentato da un utilizzo differente del macchinario, da parte dell’utilizzatore, rispetto a quello per cui è stato progettato. Un esempio tipico è quello di possedere un forno essiccatore a cui cambi le miscele che scorrono al suo interno.

Così facendo vai a cambiare anche i parametri delle miscele esplosive. La conseguenza è quella di avere un forno con un rischio esplosione molto più alto rispetto a quando era stata realizzata dal costruttore.

Un altro caso frequente di vizio occulto è rappresentato dal caso in cui il sistema di comando, tutti i “PL” e gli interblocchi, non sono stati ben dimensionati. Un esempio è dato dal caso in cui, nonostante nel progetto ci fosse scritto che si sarebbe utilizzato un doppio canale, l’elettricista sbaglia e ne mette solo uno.

Oppure quando il sistema di sicurezza è basato su un “PLC” che però non è un “PLC” di sicurezza che quindi, in caso di necessità, non bloccherà immediatamente la macchina.

Leggi anche: Direttiva macchine: l’uso scorretto ragionevolmente prevedibile

Conclusioni

Questi sono tutti vizi che un utilizzatore non può vedere e scoprire al momento dell’acquisto del macchinario.

Sono vizi la cui presenza può esser notata solo dopo un’attenta analisi, svolta in genere dopo il verificarsi di incidenti più o meno gravi.

Intervieni prima, ed evita le fregature!

In questo video cerchiamo di spiegare cosa sono e come funzionano nello specifico della direttiva macchine.

Ing. Claudio Delaini e Ing. Renato Delaini.

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