Ho Installato un Macchinario con Sostanze Infiammabili In Uso: Devo Chiedere Una Marcatura Atex?

Ho Installato un Macchinario con Sostanze Infiammabili In Uso:

Devo Chiedere Una Marcatura Atex?

Un cliente ci ha chiesto di verificare se un macchinario installato nel suo stabilimento doveva esser marcato ATEx, in quanto utilizza nel suo funzionamento sostanze infiammabili esplosive.

In questo caso è stato necessario proporre un sopralluogo (una verifica visiva): è evidente che la semplice verifica della documentazione (quello che chiamiamo il controllo documentale) non poteva bastare.

Se il costruttore aveva omesso delle protezioni o delle sicurezze, certamente non si potevano trovare nei documenti, cioè in pratica solo nel Manuale.

A seguito del sopralluogo abbiamo redatto una Relazione tecnica di cui riportiamo alcuni spunti.

La Relazione solleva l’utilizzatore (ed il fabbricante, se si vuole) da possibili reati di omissione, data la sua posizione di garanzia.

L’affidarsi anche ad una azienda specializzata come DEDO Risorse, oltre che al proprio RSPP, dimostra la specifica volontà di affrontare e risolvere il problema, o meglio il dubbio.

NOTA SULLA APPLICABILITA’ DELLA 94/9/CE

Si è constatato che la presenza di sostanze infiammabili esplosive è limitata solo alle parti interne della macchina.

In tutte le fasi di vita del macchinario la presenza del rischio esplosione è limitato all’interno della macchina.

Quindi l’eventuale applicazione della 94/9 CE è dovuta solo alle zone interne al macchinario in esame. Ma all’interno non vi sono sorgenti di innesco, di nessun tipo, anche analizzando l’intero spettro delle sorgenti possibili che le norme armonizzate propongono.

CONCLUSIONI

Il Macchinario non rientra nel campo della Direttiva ATEx, purché le parti del macchinario che contengono sostanze esplosive siano CHIUSE, e prive di sorgenti di innesco all’interno.

Si conferma quindi, come afferma il fabbricante, la non applicabilità della Direttiva stessa al macchinario/impianto, a condizione che le zone classificabili ATEx siano tutte chiuse.

A carico dell’utilizzatore rispettare le condizioni di isolamento tra interno ed esterno, vigilando per evitare modifiche e manomissioni, o elusioni delle sicurezze.

Condizione specifica: le zone interessate possono essere aperte solo in caso di manutenzione, nel qual caso non deve esserci nulla all’interno di queste zone.

Giusto per meglio validare quanto affermato, si riporta quanto descritto nelle Linee guida emesse dalla Commissione europea, i cui punti attinenti vengono riportati di seguito:

Par. 4.1.2.3

L’apparecchio può avere una miscela esplosiva interna (senza limitazioni relative a quantità pericolose), che ha un’interfaccia nel senso di una propagazione della combustione ad un’atmosfera potenzialmente esplosiva anche nel caso in cui l’apparecchio non sia installato completamente all’interno di un’atmosfera potenzialmente esplosiva. Un esempio potrebbe essere rappresentato da un sistema di estrazione vapori da un serbatoio di stoccaggio, installato al di fuori dell’atmosfera potenzialmente esplosiva con un ventilatore – potenziale sorgente di innesco propria – che scarica l’atmosfera esplosiva all’esterno oppure in un’altra atmosfera potenzialmente esplosiva, attraverso una tubazione che funge da interfaccia di connessione.

In questo contesto, è importante sottolineare che devono essere prese in considerazione le macchine che hanno un’atmosfera potenzialmente esplosiva all’interno in condizioni operative, ma che non hanno interfacce con atmosfere potenzialmente esplosive esterne. Tali macchine, come complesso integrale, non rientrano nel campo di applicazione della direttiva ATEX 94/9/CE (v. anche paragrafo 4.1.2.2 e 4.1.2.4).

La Direttiva Macchine stabilisce tuttavia che il fabbricante “intraprenda azioni per:

  • evitare una concentrazione pericolosa di prodotti,
  • evitare la combustione dell’atmosfera potenzialmente pericolosa,
  • minimizzare ogni eventuale esplosione in modo che non metta in pericolo le zone circostanti.

(…)

Par. 4.1.2.4

A questo punto, occorre osservare che l’apparecchio che contiene un’atmosfera potenzialmente esplosiva, ma non è né collegato né destinato ad essere utilizzato in un’atmosfera potenzialmente esplosiva connessa al processo, non rientra nel campo di applicazione della direttiva 94/9/CE.

Tuttavia, qualsiasi apparecchio all’interno di questo “contenitore” dovrà conformarsi alle relative disposizioni, nella misura in cui soddisfa i criteri di inclusione nel campo di applicazione.

Le misure da adottare quindi sono quelle previste nell’All. I della Direttiva 2006/42/CE ,al paragrafo 1.5.7, di seguito riportato:

1.5.7 Esplosione
La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare qualsiasi rischio di esplosione provocato dalla macchina stessa o da gas, liquidi, polveri, vapori od altre sostanze prodotti o utilizzati dalla macchina.
La macchina deve essere, per quanto riguarda i rischi di esplosione dovuti all’utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva, conforme alle specifiche direttive comunitarie.

 

 

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