Non affidare la tua vita ad un altro

Quotidianamente entro a contatto con tante realtà diverse e tantissimi impianti.

La sicurezza è molto importante ma molte volte, finché non accade qualcosa, non si prende in considerazione.

Oggi voglio mostrarti come in tanti impianti (spero non nel tuo), la sicurezza di un operaio viene messa nelle mani di un collega.

Ipotizza che un operaio “A” rischi di perdere una gamba o un braccio mentre opera nel punto “X”. Ipotizza che l’operaio che opera presso il punto pericoloso “X” debba per forze di cose utilizzare entrambe le mani, non potendo quindi premere alcun bottone.

In situazioni simili, cosa di solito viene fatto in azienda?

Viene affidata ad un operaio “B” una pulsantiera. Sostanzialmente si affida la vita dell’operaio “A” ad un operaio “B”, il quale vigila sull’operato del collega tenendo premuti i due pulsanti.

Basta quindi una minima distrazione dell’operaio “B” per mettere in serio pericolo la vita dell’operaio “A”.

Puoi pensare che questo possa essere un comportamento eccezionale e straordinario. In realtà, mi è già capitato decine e decine di volte di osservare comportamenti simili in fabbrica.

Il tutto poi viene sempre giustificato dal pensiero:

“Ma sì, tanto l’azione mantenuta è comunque garantita”.

Sì, il piccolo dettaglio è che non è nelle mani dell’operaio che rischia la vita ma di un suo collega. Non sempre si può essere in ogni frangente di tempo sempre attenti.

A tutti capita di commettere errori.

L’operaio “B” che garantisce che l’operaio “A” rimanga in vita, dev’essere in ogni frangente non attento al 100% ma al 2000%. È sempre possibile ciò? Difficile da credere…

Ogni giorno i tuoi operai possono avere mille motivi diversi per distrarsi!

Quindi, per prevenire incidenti dovuti a distrazioni dell’operaio “B” sarebbe necessario che fosse direttamente l’operaio “A” a controllare il maglio che va giù. Un operaio che effettua un’azione pericolosa deve quantomeno avere in mano il controllo del rischio!

Non può esistere che un altro operaio governi il fattore di rischio che minaccia la tua vita.

Ogni volta poi si tende a pensare: “Eeeeeh, ma proprio a me deve capitare?”.

Se “A” non può controllare in toto quello che sta facendo, è un problema! L’azione mantenuta per controllare il fattore di rischio non può essere affidata ad un altro membro, restando quindi, al di fuori del controllo di “A”.

Qual è la possibile soluzione?

Dare la possibilità all’operaio A di controllare la macchina, magari con un pulsante ad azione mantenuta e un sistema di emergenza da azionare nel caso di errore in modo da fermare tutto. Non dev’essere un altro a controllare quello che lo mette a rischio.

Non aspettare che succeda qualcosa ma pensa per tempo e aggiorna la tua azienda mettendo in funzione dei sistemi di sicurezza validi.

Alla prossima, Ing. Claudio Delaini e Ing. Renato Delaini.

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