Protezioni Macchinari Eluse

Finalmente ho capito il motivo per cui le protezioni e gli interblocchi sono spesso elusi e disattivati. Quando chiedo al capo turno, al direttore o all’imprenditore come mai lavorino con le protezioni spente la risposta tipica è la seguente:

“Lavorare con le protezioni è più faticoso. Le operazioni sono più farraginose”.

Non usano le protezioni perché non temono neanche le visite dell’ASL.

Moltissimi imprenditori ragionano sul fatto che l’ultima visita l’hanno ricevuta molto tempo fa e che, a meno che non vi sia stato un incidente in fabbrica o un incidente nella fabbrica vicina, sia poco probabile riceverne un’altra.

Quindi per le operazioni più complesse e difficili usano delle chiavi che permettono di disattivare delle barriere ottiche, ad esempio. Secondo le varie procedure, le chiavi dovrebbe possederle solo il capo turno. Tuttavia, quando giro per le fabbriche mi accorgo che quella chiave è sempre inserita.

Sì, ma se c’è la possibilità di spegnere tutto, come è possibile dimostrare che, se qualcuno si fa male, in realtà tutto era correttamente in funzione?

Come si fa a dimostra che io direttore non obbligavo i lavoratori a lavorare più velocemente, spegnendo le protezioni, per aumentare la produttività?

Quella chiave insinua il dubbio che tutte le protezioni esistenti abbiano solo una funzione estetica. Fai molta attenzione quando decidi di intraprendere questa strada. Poi è complicato tornare indietro e/o uscirne.

Alla prossima, Ing. Claudio Delaini e Ing. Renato Delaini.

 

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