Il cliente chiede Fascicolo tecnico e Valutazione del Rischio al fabbricante

Gli effetti della nuova direttiva macchine sulle perizie negli infortuni all’estero si stanno iniziando a sentire sempre di più.

La prima cosa da fare è prendere visione della situazione, sapere più possibile dell’infortunio o del perché della richiesta. L’ideale è muoversi e andare a vedere al più presto!!! La responsabilità è sia del datore di lavoro che ha comprato, accettato e usato la macchina, sia del fabbricante. 

Bisogna muoversi con attenzione e non dare informazioni che potrebbero poi danneggiarci in futuro. Bisogna evitare che l’organo di controllo venga influenzato dall’utilizzatore contro il fabbricante rovesciando su di lui le cause dell’evento.

Leggi anche: Fascicolo Tecnico: cosa contiene?

Le regole vanno usate “al meglio” a seconda dei casi e non tutti i casi sono uguali. 

Copio qui sotto uno stralcio di una mail ricevuta in cui si evidenzia come la valutazione del rischio e il fascicolo tecnico possano fare la differenza in questi casi e non sempre la risposta è la stessa.

Ricevo ora la richiesta di un nostro contatto in Austria che ha, a sua volta ricevuto una richiesta da un nostro Cliente francese.

Lo stesso è in possesso di numerose nostre macchine ricevute nell’arco di diversi anni. Le più recenti  sono del 2005. Il Cliente in questione ha ricevuto la visita dell’Ispettorato del Lavoro il quale ha richiesto la Valutazione del Rischio delle macchine esistenti all’interno dello stabilimento visitato.

Il Cliente richiede quindi a noi se ne siamo in possesso in quanto l’Ispettorato avrebbe riferito che il costruttore delle macchine dovrebbe avere una Valutazione del Rischio per ogni macchina prodotta.

Fascicolo tecnico e valutazione del rischio richiesti dal cliente

Qui sotto il riferimento normativo alla direttiva europea 2006/42/CEdirettiva macchine.”

ALLEGATO VII

  • A. Fascicolo tecnico per le macchine
    • Il fascicolo tecnico di cui al punto 1 deve essere messo a disposizione delle autorità competenti degli Stati membri per almeno 10 anni a decorrere dalla data di fabbricazione della macchina o dell’ultima unità prodotta nel caso di fabbricazione in serie.

      Tale fascicolo tecnico non deve necessariamente trovarsi nel territorio della Comunità, né essere sempre materialmente disponibile. Il fascicolo tecnico deve tuttavia poter essere riunito e reso disponibile in tempi compatibili con la sua importanza da parte della persona nominata nella dichiarazione CE di conformità.

      Il fascicolo tecnico non deve necessariamente includere piani dettagliati o altre eventuali informazioni specifiche per quanto riguarda sottounità utilizzate dal fabbricante della macchina, a meno che la loro conoscenza sia essenziale per la verifica della conformità ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute.
    • La mancata presentazione del fascicolo tecnico in seguito a una domanda debitamente motivata delle autorità nazionali competenti può costituire un motivo sufficiente per dubitare della conformità della macchina in questione ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute.

Le cose da sapere sono tante e i tecnici si confrontano nei Forum.

Lì si trova spesso anche questo tipo di domanda:

“Buon pomeriggio,

sto notando in quest’ultimo periodo, che sempre più spesso i nostri clienti europei (costruttori di impianti) ci richiedono una copia dell’analisi dei rischi delle macchine che acquistano presso di noi e che integrano nel loro impianto.

Possono chiedermelo? E io posso rifiutarmi di dare queste informazioni? La vedo come una divulgazione della “proprietà intellettuale”.

Noi abbiamo fatto l’analisi dei rischi e il fascicolo tecnico, la macchina è sicura e il manuale contiene tutte le informazioni necessarie (avv. di sicurezza, individuazione dei ripari, ecc.).
Non siamo in presenza di “incidente”, vogliono solo facilitarsi il lavoro per la costituzione del fascicolo tecnico dell’impianto.

Cosa ne pensate? Cosa rispondereste al vostro cliente?
Grazie

Tu cosa risponderesti?

Un fascicolo tecnico ben fatto ed accurato, contiene disegni – calcoli – valutazioni e scelte di progettazione: è un segreto industriale.

Quindi: solo le autorità competenti come il Ministero dello Sviluppo Economico o un PM in caso di incidente lo possono chiedere e pretendere. Non averlo in quei casi apre un vero e proprio casino.

Ho visto un PM inviare i carabinieri a casa dell’imprenditore al solo fine di dimostrare che il Fascicolo non esisteva…

Invece la Valutazione del Rischio è solo un componente del Fascicolo e può essere data senza rivelare troppo.

Magari è sufficiente omettere qualche particolare troppo “segreto” ma si può dare, allo scopo di consentire a chi acquista la macchina di poterla mettere insieme ad altre o redigere meglio il suo DVR.

Non è un diritto ma può far parte della trattativa commerciale.  Inoltre a mio parere, incontrare clienti attenti e preparati può essere meglio.

Apprezzeranno di più il lavoro ben fatto e una macchina sicura.

Saranno probabilmente disponibili a scegliere un fornitore che vende macchinari sicuri, invece di chiedere risparmi sulle protezioni.

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