La differenza tra carta e realtà

Quasi sempre, ogni volta che andiamo a fare delle perizie sugli infortuni, notiamo delle discrepanze tra la realtà, cioè tra quanto è effettivamente presente in capannone, e quanto descritto nelle carte.

Le persone commettono quasi sempre l’errore di pensare che scrivere “cose belle” sulla carta possa essere sufficiente a proteggersi. L’unica cosa realmente sicura è che nessuno si faccia mai male.

Ovviamente è difficile aspettarsi che un direttore di fabbrica si presenti dai titolari, magari per giunta stranieri, della fabbrica chiedendo di buttare giù tutto in nome della sicurezza.

Ho proposto qualche tempo fa ad un cliente di modernizzare la sua linea produttiva utilizzando l’industria 4.0, quindi di automatizzare il processo con i robot dell’industria 4.0, sfruttando l’attuale iper-ammortamento, ciò che ci hanno fatto notare è che questa soluzione irrigidirebbe eccessivamente la loro produzione.

Per loro, essendo una realtà non ancora enorme, è fondamentale avere una produzione flessibile che possa adattarsi alla produzione di piccoli lotti, prodotti secondo le specifiche esigenze di ogni cliente.

Ed ecco quindi che la situazione resta sempre così, con un gap incredibile tra carta e realtà, con una produzione spesso non sicura o che lascia in secondo piano la tutela dei lavoratori.

Se anche tu sei in questa situazione non fare come il mio cliente, non lasciare le cose come stanno finché non succede qualcosa di brutto.

Ing. Claudio Delaini e Ing. Renato Delaini.

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