Certificazione Macchine Industriali Impastatrice A Forcella

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CERTIFICAZIONE MACCHINE INDUSTRIALI

 IMPASTATRICE A FORCELLA



Il fatto:

In un Centro di produzione alimentare era installata una macchina impastatrice piuttosto vecchiotta. L’operazione di pulizia dell’interno si doveva svolgere in modo un po’ rocambolesco: aprendo una botola sul fondo l’operatore poteva introdurre un braccio ed una canna dell’acqua in leggera pressione. Mentre si svolgeva l’operazione bisognava porre attenzione a che tutto fosse fermo: le parti in movimento all’interno del corpo dell’impastatrice e la botola stessa.

Davvero una situazione poco sicura, anche perché talvolta l’operazione di pulizia veniva svolta da personale interinale e quindi poco esperto.

Allora il Direttore, preoccupato per una piccola serie di infortuni accaduti proprio lì, ha deciso di avere la certificazione della macchina.


Certificare le macchine industriali cosa significa? Lui si chiedeva chi lo dovesse fare, chi doveva rilasciare la marcatura CE ed il relativo certificato.


Abbiamo svolto una rapida indagine: gli infortuni accaduti riguardavano la precaria situazione di blocco della botola e delle protezioni in generale. Tutti erano abituati, da sempre, a ficcare le mani dentro e dappertutto, per capire come stava riuscendo la qualità dell’impasto.

Si trattava quindi di installare degli interblocchi opportuni, a guardia delle varie situazioni, in modo che gli organi in movimento non potessero colpire gli operatori. Questo tuttavia senza rendere impossibile il lavoro degli addetti più esperti, che dovevano in qualche modo poter controllare il processo, anche … con le mani.

Il fabbricante dell’impastatrice non esisteva più: quindi abbiamo dovuto cercare qualcuno in grado di darci una mano, capace di eseguire tutto a regola d’arte. Abbiamo allora avuto delle riunioni con una piccola impresa e con i tecnici della Pilz, alla presenza sempre dell’utilizzatore (il caposquadra esperto).


La valutazione dei rischi è stata fatta rapidamente, seguendo il facile percorso della EN 12100, e sono state  individuate le migliorie e le modifiche da apportare.

A lavoro terminato abbiamo assistito la committente nel collaudo, anche con la nostra check list della EN 60204-1, e definito con accuratezza la soddisfazione dei RES e quindi la possibilità di marcare CE l’impastatrice.



Ma qui sorge il problema: chi doveva o poteva marcare CE ?

In questo caso è stato necessario lo facesse il centro stesso, committente: perché il Centro aveva coordinato le operazioni ed il coordinamento tra noi, l’impresa elettrica, la Pilz e i meccanici installatori.

Quindi in questo caso la certificazione CE del macchinario industriale è stato fatto dall’utilizzatore stesso: un caso singolare, ma non unico nella nostra esperienza.

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