Verbale ASL per Infortunio – Cosa Fare?

Conseguenze di un verbale ASL su un macchinario (scorretta marcatura ce, rischi e sanzioni)

Per spiegare cosa succede in generale, ricorriamo ad un caso veramente accaduto.

Occorre anzitutto chiarire che in materia vi è una divisione di competenze tra Ministero dello Sviluppo Economico, al quale tali fattispecie interessano sotto l’aspetto “commerciale”, di controllo della qualità delle macchine in circolazione sul mercato (che devono rispettare i requisiti di legge), e Ministero del Lavoro, al quale interessa invece verificare che i medesimi requisiti  siano rispettati ai fini di tutela dei lavoratori.

Ecco perché, nel nostro caso, inizialmente è stato coinvolto il Ministero dello Sviluppo Economico, e solo ora il Ministero del Lavoro.

Mentre nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico la questione può ritenersi conclusa, a seguito dell’approvazione della perizia (con la  conseguenza che avete scongiurato il pericolo di ritiro dal commercio di tutte le macchine dello stesso tipo), ora dei controlli è competente il Ministero del Lavoro.

Leggi anche: Processo penale per infortunio sul lavoro: quali sono le strategie difensive per il datore di lavoro?

Vediamo cosa è accaduto

Verbale ASL per infortunio. Cosa si può fare? | Certificazionece

Di seguito il riepilogo dell’accaduto, al fine di chiarire meglio la situazione.

In data 12/11/2010 la ASL di Vicenza ha riscontrato non conforme alla normativa una macchina, e ne faceva segnalazione al Ministero dello Sviluppo Economico.

In data 10/10/2012, la ditta esempio ha ricevuto una comunicazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, con cui si chiedeva di indicare quali provvedimenti sarebbero stati presi per mettere a norma la macchina e di fornire l’elenco di tutte le macchine dello stesso tipo in commercio.

A questa segnalazione abbiamo risposto in 30 gg, con una lettera dell’Avv. Eleonora Trigari, che invitava a non ritirare le macchine dal mercato, e con una perizia tecnica della DEDO, urgente, completa di sopralluogo a Vicenza e servizio fotografico. Contestualmente è stato inviato anche l’elenco delle macchine già in commercio.

I nostri contatti con l’ing. Correggia del Ministero dello Sviluppo economico -sempre telefonici- sono stati  numerosi. Ci è stato spiegato che la Perizia sarebbe stata esaminata dal Gruppo di lavoro apposito (GLAT) e che alla conclusione sarebbe stato fatto un controllo a cura degli uffici provinciali del lavoro, anche a campione, sulle altre macchine in commercio.

Forti di questo abbiamo avvertito il fabbricante (l’azienda coinvolta) di affrettarsi ad adeguare tutte le macchine in circolazione, perché si riteneva che i controlli sarebbero stati imminenti.

Ai primi di agosto 2013 è arrivato alla stessa azienda un verbale della ASL  di competenza, con una sanzione (ridotta) di 10.000 euro. Abbiamo allora parlato, appena saputa la cosa, col funzionario ASL responsabile del procedimento che ci ha spiegato che la procedura era stata conclusa e che la sanzione era dovuta per la macchina di Vicenza non a norma, però ridotta perché si era tempestivamente provveduto ed il Ministero dello Sviluppo economico aveva approvato.

Quindi la macchina ormai era stata approvata come sicura ed era stato scongiurato definitivamente il pericolo del ritiro dal mercato di tutte le macchine dello stesso tipo.

In data 2/10/2013 si è presentato l’ing. responsabile della Direzione provinciale del lavoro di Milano (del Ministero del lavoro) chiedendo l’elenco completo e accuratamente documentato e il Fascicolo tecnico della produzione attuale.

Appena saputo la cosa, abbiamo parlato con questo responsabile, che ci ha spiegato che si tratta del controllo che l’ing. del MiSE ci aveva preannunciato, che ancora non è stato effettuato, e che sarà  fatto dall’altro Ministero (Lavoro e Politiche Sociali) di cui lui è incaricato.

Fino al 6 novembre la “esempio” ha ancora tempo per adeguare eventualmente le macchine esattamente come quella di Vicenza. Non vi saranno altre sanzioni. Si richiede sia fornito nuovamente l’elenco delle macchine, da documentare con le date di messa in commercio e gli indirizzi esatti.

Leggi anche: 2006-42 Segnalazione Macchinario al MiSE – Direttiva Macchine Infortunio sul Lavoro

Conclusioni

La macchina è stata approvata. Può essere venduta tranquillamente senza conseguenze.

Occorre preparare bene l’elenco richiesto con ogni macchina venduta corredata ad esempio di DDT, e la documentazione del Fascicolo Tecnico redatto da DEDO.

Essere certi  che le altre macchine siano “a posto. Sarebbe meglio che per ogni macchina in elenco si facesse un report fotografico per dimostrare che sono conformi ai requisiti (magari si può anche evitare, in questo modo, il sopralluogo dell’ing. della Direzione provinciale).

Attenzione: le macchine usate, sistemate e rivendute, ad esempio, non devono cadere in altri verbali, altrimenti le conseguenze possono essere irreparabili.

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